domenica 28 ottobre 2007

Ci Sono anche Io

Soffia un vento nuovo... parla una lingua diversa, difficile da capire. E' forte da fronteggiare ma ho voglia di indipendenza... non posso sentirmi persa senza loro. Ci Sono Io. questo dovrebbe bastare. So Cosa Voglio. dovrei prendermelo senza aver paura di rimanere indietro o andare avanti o cmq di rimanere sola e non al passo. C'è il Mio di Passo. devo imparare a camminare. forse qualcuno aspetta. forse qualcosa aspetta. devo prendere me stessa e partire. Ho Voglia di Partire. speravo non da sola, ma forse è meglio che sia così. non sono triste. sono meravigliata dalle cose che non conosco e spaventata di non potercela fare. ma ci sono. sto crescendo. ogni respiro che faccio rinforza il mio desiderio e la decisione cresce. "Insicurezza non colpirmi adesso", non ora, potrei scendere e non risalire più, e io devo solo salire in questo momento. la mia meta mi aspetta. la Destinazione pensavo non importasse, che il l'importanza del viaggio non fosse il punto di arrivo, ma la compagnia. che non fosse importante il luogo, ma quanto non viverlo da soli. ed invece oggi il biglietto è per una persona sola, l'altro l'ho temporaneamente nascosto perchè devo credere di potercela fare da me. non so perchè questo discorso telegrafico. oggi so di aver superato un altro pezzettino di difficoltà, ed anche se agli occhi degli altri sembrerà una sciocchezza, per me è stato difficile. auguro una buona notte a tutti. spero di sognare questa sera.

domenica 21 ottobre 2007

...tanto da piangere...


"Sei mai stato innamorato tanto da piangere per qualcuno?" Questa è proprio una bella domanda... io ho la lacrima facile, perciò spesso il mio pianto appare superficiale e scontato anche per le piccole cose... ma non è così. Piango perchè percepisco le emozioni degli altri, perchè mi immedesimo, perchè cerco di essere partecipe anche verso chi non conosco. Mi viene naturale. Ma non per questo le mie emozioni non sono forti. Alcune situazioni sono state dure. Soffrivo così tanto che quelle spiccate volte mi chiedevo cosa fosse tutto quel dolore... come l'acqua salata sgorgante dai mezzi per la realtà potesse bruciare così violentemente. Ero stupita. Credo ci siano diversi tipi di amore. e credo che saprò dirmi se mi sarò mai innamorata nel momento in cui non avrò più la possibilità di farlo. Per adesso so che ho pianto per qualcuno, più di uno, per diversi motivi scaturiti da diversi sentimenti, e credo di averli perlomeno amati tutti e tre. Ho pianto anche per aver assaporato pochi secondi di felicità raccolti in piccoli attimi conservati con cura. magari accompagnati da note musicali, magari da attese concluse, magari da desideri appagati. Rari anche questi. Ciò non toglie che positivi o meno che siano stati tali sfoghi emotivi, hanno reso più intensa la mia vita. e forse, grazie a loro, un giorno potrò capire se sono mai stata innamorata, e di chi. E so per certo che le emozioni che passano in me, non sono mai trattate con superficialità, perchè mi scavano fino a prendere tutto ciò che può aiutarmi a viverle. (pesantezza portata dall'inverno?).

giovedì 18 ottobre 2007

Tr@moNto §uL marE


un po' di tristezza... mi accorgo che mi arrivano questi schiaffi emotivi in cui è inevitabile fare determinati collegamenti. "Tornerò" fu la risposta che diedi. ma niente tornerà, nè io, nè i sentimenti felici. anzi mi ritrovo a dubitare sul da farsi. mi ritrovo a convincermi che sia giusto così, che sia stato inevitabile e che sia stata una conseguanza lecità. ma so che ogni voltà che sentirò quella parola, avvertirò un leggero bruciore, i miei occhi volgeranno a terra, e il respiro sarà per un attimo più pesante. poi sirriderò, forse lo rimpiangerò un po', ma continuerò a far finta che non sia mai esistito, o che sia stato solo un piacevole sbaglio. però... nessun però.

martedì 16 ottobre 2007

Disegno senza autore




Una musica soft accompagna i miei confusi pensieri che cercano di ritrovare una causa ed una conseguenza. Questa finta pacata indifferenza a ciò che mi circonda, a ciò che scandisce la mia vita, mi turba. Qualcosa rischia di svilupparsi troppo freneticamente con il rischio di non poterla controllare, e ciò che mi spaventa di più è non conoscerne la natura. Sola mi alzo, esco di casa e mi diriggo verso il futuro, un futuro nascosto dietro una nube enorme che non mi permette di riposare e concentrarmi sul presente, su ciò che ora è importante, su ciò che ora delinea le mie giornate. La preoccupazione per ciò che sarà non mi lascia curare ciò che è adesso. Ed eccomi a formulare pensieri contorti come se fossero contorte equazioni di matematica. Forse è l'inverno che rende tutto più pesante, più difficile.. come se l'estate fosse una passeggiata! (e pensare che a me l'inverno piace moltissimo). Non posso trovare la soluzione ad un problema senza dati. Non posso sviluppare una storia senza personaggi. Non posso scrivere una musica senza strumenti.


Eppure vorrei una soluzione che suoni la mia storia.


Perchè tutta questa insoddisfazione, sia dentro di me che intorno a me? Perchè tutto questo intrecciarsi di amarezze e desideri incompatibili? Perchè lasciare che questa nuova diffidenza ostruisca la mia natura? Cerco cerco cerco... ma non so cosa. Mi sembra che la strada che si stia tracciando di fronte a me non sia disegno della mia mano... e non va bene.

mercoledì 3 ottobre 2007

Tracce nascoste


Ti svegli e ti chiedi se è successo veramente, se i demoni dentro di te sono realmente stati sconfitti da piccole note avvertite a malapena, da tocchi sfocati e poche lacrime sincere. Il tempo svanisce. "Je suis avec Toi". Tutto sfuma. Ti accorgi che per quanto sia doloroso non puoi rinunciarci. E' per questo che ancora una volta apri l'acqua e lavi via lo sporco dalle tue mani. Ed ecco che ricominci ad accarezzare senza lasciare macchie. Niente più tracce, ma solo un sentimento pulito. Sai che non proverete mai la stessa cosa, perchè in tanti anni non eri mai abbastanza. Credevi di esserne colpevole, ti sentivi incapace, e ti chiedevi per quale motivo più davi e più i tuoi sforzi non avevano valore. I tuoi sentimenti sempre stanchi e affaticati da un compito più grande della tua portata. Quel compito non era tuo, quelle lacrime non erano tue, e i limitati sorrisi non dipendevano da te. Dopo tanto riesci a sentirti "amata" per pochi minuti. Dopo tanto capisci che puoi amare ancora, che non è stato un ostacolo insommortabile, perchè sei fatta così: le troppo profonde incomprensibili radici ti hanno permesso di respirare ancora... e non è tanto male.