lunedì 28 gennaio 2008

°o° alticcia e surreale °o°


Non lo so. non so nulla. niente di niente. Io chi sono? ahahah nessuna risposta a questa domanda. So cosa mi manca ma non so cosa Ho. e so che tutto ciò che si ha alla fine si perde in qualche modo, e questo lo so molto bene. Il punto è che tengo alle cose sbaglite. Tengo alle persone che in fondo mi fanno male, con le quali ormai ho stabilito un rapporto di sincero rispetto, ma nessun desiderio reciproco... è solo un "ti dico la verità perchè è giusto che sia così" non perchè lo desidero. E' questo che mi merito? forse. Mi sento un po' persa. Faccio dei passi pesanti e difficili. Anche uscire il sabato sera ormai è uno sforzo perchè non c'è la mia felicità con me. C'è chi ormai vive lontano, sono costretta alle vedute saltuarie. I cambiamenti. Prendere coscienza di ciò che si è perso ogni giorno.. e di ciò che si sta perdendo. Non so cosa voglio veramente. Non so perchè c'è tutta questa insoddisfazione. La mia migliore amica ha un valore dai 4.6 Vol in su (molto in su), ma anche questa è cultura. Ho voglia di passare anche solo cinque minuti da soli, ma le scelte sono scelte... e ad ogni scelta bisogna accettare la relativa conseguenza, ancora una volta. Questo getto di parole farfuglianti non ha controllo. Voglio non aver più paura... è tutto così strano. Ogni giorno l'uomo è messo di fronte ad una scelta. Anche se dovessi scegliere tra il Tè al mirtillo o al limone sarebbe pur sempre una scelta da non sottovalutare. Sul mio Desktop c'è la foto di un passato. La guardo nel presente, sorrido per ciò che è stato e abbasso lo sguardo per ciò che accadrà... ciò che mancherà sento mi manca già in questo istante. Ma non sono ancora sola. "sei forte", una gran bugia. E si sa che tutti i nodi vengono al pettine. Intanto ascolto qualche canzone, studio qualche pagina, guardo qualche puntata di telefilm "divertenti"... e il tempo scorre... tutto cambia anche in questo istante... Panta Rei... prenderne coscienza è già un bel passo, la consapevolezza è uno sforzo notevole a volte... eppure il lato positivo si trova sempre... il sole spunterà cmq anche dopo sei mesi di luna (amica mia!)... forse non son io ad aver scritto.. chissà. Notte :0)

giovedì 24 gennaio 2008

Il paese delle meraviglie


La prima cosa che vedi appena entri: tre piccole donne troppo delicate pere essere di marmo, vorresti toccarle eppure avresti paura di far loro del male; Tre piccole Grazie che si sfiorano l'una contro l'altra... ma respirano? non ho visto gonfiarsi loro la pancia, ma le ho osservate e di sicuro erano vive...le ho sentite bisbigliare in segreto :) tre donnine eterne :) Cammini lungo un vortice che non appartiene al nostro mondo, non è il paese delle meraviglie ma ci si avvicina molto..cadi in un'altra stanza e da lontano si vedono due personcine delicate: lui poggia la sua testa sulla sua spalla, si sente protetto, e guarda lei che tiene in mano una piccola farfalla... se allentasse la presa non volerebbe via.. è bello essere tra le sue mani; lei gli dice "guarda"... la farfalla agita un po' le ali, si pavoneggia ma non scappa e lui compiaciuto, piccolo e innocente, ne è meravigliato e si sente un po' come quella piccola creaturina colorata :) Amore e Psiche. Di seguito senti una compresenza troppo forte nella stessa stanza, ti volti e ammiri la forza di un uomo che non lascia andar via la sua Proserpina.. è troppo bella da non poter avere e lui è il Re deggl'inferi.. la sua mano la cinge forte sulla vita e affonda tra le sue carni.. Lei piange una sofferenza troppo reale per essere di marmo e quella piccola lacrima in realtà è d'acqua.. l'ho vista scivolare via dalla sua guancia :( costretta nella sua eterna fatica nel tentare di sfuggire però non è in grado di sorridere e non è l'unica. In una storia vicina una donna è accasciata sulle sue ginocchia e contempla una croce di bronzo. siede vicino ad un piccolo teschio; il suo viso è triste, è una Maddalena penitente; non ha il volto schernito o segnato ma la sua soffrenza è più profonda dei segni che potrebbero scolpirla... come si fa a non essere sensibili a tale strazio? forse è un sentimento troppo grande... perchè non è l'unico. Una ragazza tenta di sfuggire alle pretese di un giovane, pur se bello (e pur se la ama!!!) non è disposta a ricambiarlo allorchè accetta di divenire lei stessa radice e corteccia e di non concedergli nient'altro che le sue foglie di alloro.. li guardi e percepisci che in quel momento sono in preda del pieno sviluppo della loro azione e della relativa conseguenza.. niente sarà più forte di quell'istante :) Tante,diverse, emozioni all'interno di un'unico luogo... non distingui più un sentimento dall'altro perchè è tutto troppo sensibile a ciò che li circonda.. ma ognuno ha una sua storia. E' stata una bella scoperta. Niente è meglio che vedere le cose con i propri occhi, come niente è meglio che ascoltare una canzone dal vivo piùttosto da un cd... Quanto è bella l'arte :)

martedì 22 gennaio 2008

* * * * * * *


Ho sempre scelto io: quale persone amare, quale potevano amarmi, da chi farmi prendere ingiro e da chi no... perchè mi fidavo del mio istinto. Sono (quasi) sempre stata contenta di quello che sceglievo, perchè volevo che fosse la cosa giusta... comincio a credere che a volte toppo alla grande!!! questa volta non starà a me decidere, non lo posso più fare e forse è giusto che vada così... il dispiacere di non poter fare niente, di vedere la nave staccarsi dal porto e non poter essere a bordo di essa... l'impotenza. Ma questa non è una nave. Quest'attesa di sapere già che le corde si scioglieranno e non avere il diritto o la possibilità stringere i nodi, diversi dagli altri, è un po' una tortura. Una battito sempre più scandito, sempre più distante... da me. L'attesa è sempre uno strazio. L'attesa per qualcosa di bello aumenta il desiderio. L'attesa per qualcosa di spiacevole aumenta la paura, anche quando hai saputo accettarla. Non sempre mi piace essere consapevole di quello che accadrà... questi puntini saranno intervallati ogni giorno da più spazi, fin quando non ci sarà più nulla da scrivere... .. . ? e poi? poi mi guarderò indietro e proverò nostalgia, la più grande di tutte. Lo so che non si dovrebbe mai guardare indietro, ma come si fa a non voler guardare ancora una volta, ogni tanto, quello su cui hai tanto sperato, per il quale hai tanto riso, pianto.. per ciò che ha contribuito alla crescita delle tue piccole forze... per me... .. .

martedì 8 gennaio 2008

°°°°°$eNz@ PaRo£e°°°°°


Parole... infinite parole... le ho ascoltate, cantate, scritte, lette... e quando non avevo nulla da scrivere cercavo al di fuori di me. Ma la verità è che nessuno è ingrado di scrivere qualcosa che non percepisce almeno un po'. Scrivi soprattutto quando quello che vivi è tanto o troppo. Scrivi quando la tua sensibilità arriva ad un limite insuperabile, o l'hai scoperta da poco e riesci a guardare tramite gli occhi di altre persone e ti meravigli. Questa è la cosa più bella, guardare le cose con gli occhi degli altri, e personalmente quando mi è difficile mi sforzo per riuscirci, perchè credo che così si possa dare il minimo di attenzione che ognuno merita. Ma è difficile raggiungere questa capacità. Ieri scrivevo su di un foglio di carta, la mia materia preferita; adesso non son io a formare questi strani segni che a volte non hanno senso nemmeno per me. A volte alcune parole fanno male se pronunciate o ascoltate; diventano come scarabbocchi incisi da lame taglienti che ti feriscono più degli schiaffi. Altre ti portano felicità per settimane fino a renderti addirittura più bella esteticamente. Attraverso l'inchiostro ho sempre cercato, come dico solitamente, di "imprigionare" il dolore, quasi cercando di incollare le parole pronunciate dalla mia voce su dei quaderni e vederle dimenarsi nel tentare di scollarsi da quelle righe. Non sempre ci sono riuscita, ma il dolore passa e quando torni a rileggere ti accorgi che te ne eri scordata del tutto di quanto potessi essere stata delusa, o mortificata, o addolorata, e allora capisci che come te ne eri scordata prima, col trascorrere del tempo, succederà anche questa volta... Fortunatamente lo si fa anche con le grandi emozioni di stupore, meraviglia e felicità troppo forti da non essere in grado di tenerle dentro di se, e quando le torni a leggere ti confortano e sorridi perchè sai che al mondo c'è il Bello. Oltretutto io non mi sono mai saputa esprimere se non con le epistole, perchè ho sempre avuto la necessità di fermare il discorso in modo organico o rischiavo di scordarlo io stessa. Le parole delle canzoni.. quelle sono importanti, fanno sempre da colonna sonora alle situazoni che vivi (e personalmente senza musica non saprei vivere.. ho lo stereo anche in bagno!) ma prendono significato "solo se parlano di te stesso" altrimenti non ci dice niente! L'uomo è un animale strano, per quanto possa essere altruista bisogna sempre parlare di lui. Brutto difetto. Dopo aver scritto queste cose sinceramente non so nemmeno perchè io abbia iniziato questo post... forse proprio a causa della mancanza di parole nella mia casa... il cane abbaia solamente (ed a volte è una fortuna, almeno lui non ti scassa). Ed ecco spiegato forse anche il motivo del mio attaccamento alla musica, la solitudine. Parlare spesso con me stessa non mi fa bene, anche perchè non mi conosco perciò non so mai come rivolgermi... hehehe... Buona notte...

domenica 6 gennaio 2008

La VeriTà


La verità è che esco da un pub dopo aver passato 3 ore con dei miei "amici".. ma mi sento insoddisfatta... come se le avessi passate in standby... la mancanza di Te, di Lui, di Voi non mi fa godere a pieno dei momenti che vivo. La prima cosa che avrei voluto fare montata in macchina sarebbe stata raggiungere la Venere.. ma questa volta con me non ci sarebbe stato nessuno. So che mi mancate, anche chi non dovrebbe. Tutto questo bisogno di condividere, di condividerVi.. a quale scopo? perchè? Loro erano comunque persone... tutte le persone sono necessarie al mondo in ugual modo... e allora perchè per me codeste persone non sono indispensabili? chi sono io per sentirmi così? insoddisfatta, nostalgica... è una sensazione che non mi piace provare, e soprattutto non mi piace rimpiangere le cose e le persone. Vorrei poter essere Peter Pan. Vorrei non sentirmi non troppo legata. "Amo ciò che amerei non amare"... lo avevo scritto sul muro della mia stanza... ed anche se l'ho cancellato per sfregio contro me stessa, devo riconoscere che è stata la frase ricorrente nella mia vita. Cmq, è un sentimento passeggero, come spesso mi capita! ed intanto L'A canta :)

giovedì 3 gennaio 2008

NoStalGie (di colore indaco)


E' proprio vero...la felicità arriva sempre da gesti inaspettati, ed è bello ricordarli ogni tanto quando ne vivi un periodo di carenza. Dormire insieme e non averlo chiesto, nemmeno sperato, ma scoprire il piacere di averlo desiderato, in fondo. Ricevere quei piccoli regali, così, senza un motivo. Soffrire la lontananza e nonostante tutto sentirsi vicini a più di mille kilometri di distanza. Piccole, piccole cose che ti fanno apprezzare il sapore vero della felicità, quando non riesci più a tirarla fuori, perlomeno non con tutti. Ma io sono qui, a sperare in quei cambiamenti che hanno sempre terrorizzato la mia vita, ma di cui alla fine non ne ho mai potuto fare a meno, e tramite i quali il mio Destino si diverte un mondo! Ma non sarei me stessa senza alcuni piccoli intoppi (positivi o negativi che siano). Non so dove voglio arrivare con questo ragionamento... mi sento un po' nostalgica...nostalgica di quei momenti che condivise solo con determinate persone diventano veramente speciali... di quelle canzoni che ti cullano quando ne hai bisogno perchè sei lontano da casa... di alcune città... del cielo plumbeo... delle risa... degli abbracci... delle fusa. E se l'attesa accresce il desiderio, è pur vero che l'inattesa stravolta dalla sorpresa è ancor più stupefacente a volte. Io spero di vivere sempre un po' così, "colta di sorpresa" (non troppo!). A volte vorrei che i miei occhi avessero potuto filmare tutto ciò che ho visto, per poterlo mostrare agli altri e dire loro "guardate, non è stupendo?! fin' ora ho aspettato solo questi 10 minuti!". Ma non voglio dilungarmici troppo, non sono una persona così positiva!!! Però ne sento la mancanza.

mercoledì 2 gennaio 2008

Piccola felicità

Ho passato un bel capodanno all'insegna del divertimento!!! i pensieri sono tanti, sopra a tutti la voglia di godermi quest'anno... non mi ferma nessuno!!! c'è un po' di nostalgia per alcuni momenti, un po' di paura per il rischio di non ritrovarsi più, e un bel po' di felicità per come è inizito l'anno! il mio segno mi impedisce di stare ferma e troppo a lungo l'ho fermato...adesso è l'ora di cominciare a correre di nuovo!!! e chi mi ama mi segua. Primo acquisto dell'anno sarà comprarmi un libro tanto atteso: Harry potter!!!!! hehehe... altra cosa che dovrei cominciare a fare (e che forse avrei già dovuto fare) è studiare per l'università... altrimenti niente Parigi!
Ora vado ad ascoltare un po' di musica...ciao a tutti!!!