lunedì 21 giugno 2010

Battito debole


Ho lo stessi diario da tre anni.
Non scrivo più: niente poesie smielate, niente dediche col cuore in mano, niente... solo il niente.
eppure prendere la penna e macchiare la carta di parole vive di sangue, di lacrime o di risate mi manca.

Mi manco.
la mano sul petto si domanda se il cuore batte.
anche il battito è debole.


l'adrenalina della paura o dell'eccitazione è tanto che non passa dentro di me.
troppe ferite o poche e profonde, possono renderti insensibile?


devo sapere che posso ancora soffrire per qualcuno, perchè devo credere che rischierei di amare e lasciarmi amare, come se fosse impossibile e tentare lo stesso...

c'è troppa indifferenza intorno a me, poco impegno di esserci.
ho bisogno di braccia aperte e sorrisi sinceri,
sentimenti veri,
coraggio di rischiare...
morire, avendo detto ho amato, o almeno ci ho provato e ne è valsa la pena.


Ho bisogno di adrenalina e battiti accelerati,
un corto circuito da fuochi d'artificio...

...Viva!

2 commenti:

Demian ha detto...

sai, anche io sento queste sensazioni. anche io ho un diario che ho lasciato perdere per troppo tempo, dovemi sforzo di scrivere a volte, per non dimenticare quello che sto vivendo, ma poi le parole sembrano vuote, prive di logica, meri atti di registrazione.
cosa serve per "ritornare alla vita"?
io davvero non lo so, ma forse basterebbe ascoltarci un po' di più dentro.
buona fortuna =)

Panta Rei ha detto...

è che ho voglia di qualcosa di incontaminato, forse allora potrei fidarmi e provare a lasciarmi andare o a lasciare che i sentimenti entrino... forse la troppa paura ci limita... e a quel punto non scrivi perchè non hai niente da scrivere... abbatterò questi limiti.. o almeno ci proverò... magari con l'aiuto di un buon amico ;)
Buona fortuna =)