sabato 25 ottobre 2008

io chi?


Lasciatemi essere la ragazza pessimista e triste che sono quando nella stanza siamo solo in due: io e la mia gemella, che la realtà non vede. Ho la capacità di nascondere le cose alle persone, anche quelle più vicine, ed ho il difetto a volte di essere un libro aperto. So amare una cosa e odiare la medesima stessa. So ridere e piangere di uno stesso film. So dare e togliere forza a chi mi sta intorno. E' un' altalena che mi sta facendo più male che bene. Non riesco più a vedere mia madre come mia madre perchè mi ha fatto troppo male, eppure nonostante mio padre continua a farmene tanto lo cerco lo stesso. Vorrei solo cancellare gli ultimi dieci anni, vorrei poter amare mia madre come allora, incondizionatamente e non giudicarla più. Non voglio sentirmi costantemente abbandonata. Vorrei guardare avanti, o anche solo al presente e lasciar perdere quello che è stato, con lei, con lui, con gli amici. Non so come si fa, è veramente difficile. mi sono sentita tante di quelle volte tradita e abbandonata che non ho fiducia più in nessuno, nemmeno in chi conosco da poco. E' una perdita già solo trovare. Non voglio consigli inutili e belle frasi. vorrei solo una gomma magica, o una felicità nuova che mi dia fiducia negli altri e positività. so che appena uscirò di qui andrò a lavoro con il sorriso sul viso, farò ridere chi mi circonda dicendo stupidagini, perchè "somiglio ad un fumetto" più che ad una vent'enne. I clienti fissi mi chiederanno come va ed io risponderò bene non facendo trapelare la più piccola emozione ma fingendone solo altre. a quel punto mi convincerò che la vita in realtà è bella, che quando c'è il sole scalda e la pioggia lava via i brutti pensieri e ti coccola, perciò è una vita che vale al pena vivere... un auto-convinzione che mi porterà di nuovo a non capire cosa prove realmente.. e di nuovo il circolo vizioso. a volte mi aspetto di non trovare più il mio viso la mattina mentre mi specchio, e di scoprire chi in verità sono.

1 commento:

Demian ha detto...

non credere di essere l'unica che non si conosce. Una ventenne si sta scoprendo, sta conoscendo, e sta perdendo parti di se, come è normale che sia.
Le delusioni sono difficili da superare, e neanch'io l'avrei detto, ma è così purtroppo.
Ma da quello si capisce quanto una persona ci tiene, quanto davvero voglia che le cose vadano bene. E la psicolabilità è norma nell'essere umano e specialmente a questa età.
Certe volte ci soffermiamo su quello che ci fa male, e non pensiamo a tutto quello che potremmo fare per stare bene. Ed è tutta potenza. Basta svegliarsi una mattina e non chiedersi:"come sto?","chi sono?". Niente di tutto questo.
Basta svegliarsi una mattina e dire:"cosa posso fare oggi per crescere?","cosa posso fare oggi per stare bene?".
Un abbraccio.